Realizzata nel 2003 all’ interno del cortile del P.S.1 Contemporary Art Center, la Urban Beach del MoMA / P.S.1 si basa su due elementi distinti ma correlati: il tetto formato da forme poligonali detto a “diamante” e lo spazio sottostante che rimanda a una vera e propria spiaggia urbana. Nello spazio sono integrati vari elementi progettuali, come piscine che si sviluppano in cerchi, mobili da salotto e le tipiche passerelle lungomare a diverse altezze. In punti chiave, lo spazio “svago” si solleva per supportare strutturalmente il tetto.

Invece una convenzionale copertura con struttura a filigrana vettoriale, il tetto opera un lungo arco attraverso l’utilizzo di volumi, a forma di diamante interconnessi tra loro. Ogni diamante è diverso e ciascuno è caratterizzato da criteri suggestivi strutturali e di ombreggiatura. Tuttavia, questo progetto non deve essere confuso come una mera soluzione strutturale parametrica, ma deve essere considerato l’effetto estetico della copertura a diamanti che con le sue sfaccettature, proporzioni e giochi di luce colpisce e incuriosisce i visitatori del MoMA.

Ispirandosi ai luoghi naturali, come la spiaggia e l’acqua, e a elementi minerali, i diamanti, Tom Wiscombe ha progettato la piazza urbana del ventunesimo secolo. Non ha rinnegato però la caratteristica della tradizionale piazza cittadina: la funzione sociale. La Urban Beach è uno spazio da vivere e condividere, per tutti; non è semplicemente una bella piazza dove il visitatore si siede e contempla. No. Il progetto prevede passerelle, sulle quali puoi passeggiare, piscine, alle quali puoi accedere, panchine e salottini, che invogliano le persone alla socializzazione.

Per questo motivo la Urban Beach è un progetto rivoluzionario, nell’ estetica e nelle forme è puramente contemporaneo, ma ha il coraggio di parlare al proprio tempo proponendo una soluzione che opera sulle persone e sul loro coinvolgimento attivo nella vita sociale di una città.

Foto © http://www.tomwiscombe.com/