Tadao Ando - Modern Art Museum

Tadao Ando – Modern Art Museum

Tadao Ando
Tadao Ando

Tadao Ando ha parlato molto della filosofia che ha ispirato il progetto del museo texano. Nella conversazione che segue descrive l’anatomia dell’edificio e ne analizza il metodo progettuale.

Tadao Ando - Modern Art Museum
Tadao Ando – Modern Art Museum

“Ho immaginato l’edificio come un cigno sull’acqua ed è questa immagine che credo che si possa cogliere osservandolo da una certa distanza. A Kyoto c’è un tempio famoso, il tempio Byodo-in di Uji. Sembra una fenice, un cigno leggendario che si riflette nell’acqua. Il progetto di Fort Worth si ispira in parte a questa immagine.”

Tadao Ando - Modern Art Museum
Tadao Ando – Modern Art Museum

“In questo edificio si ha sempre la percezione della natura. Io l’ho concepito come un luogo tranquillo e naturale per l’arte. A rendere possibile tutto ciò sono le caratteristiche uniche del sito, che ha permesso di stabilire un rapporto di continuità con la natura e di collocare l’edificio nel modo più opportuno per sfruttare la molteplicità delle vedute e i cambiamenti della luce.”

Tadao Ando - Modern Art Museum
Tadao Ando – Modern Art Museum

“Gli interni sono l’anima di questo edificio. Si pone la massima attenzione alla gettata di cemento, ma se non si fa altrettanto con i pavimenti di legno e con il granito la visione resta incompleta.

I pannelli metallici di Fort Worth si rifanno ai tradizionali shoji giapponesi rispetto al peso del cemento, sono come schermi di carta-elementi molto leggeri per delimitare lo spazio. Mentre la parete, per il mondo occidentale, è sempre un elemento robusto, forte e consistente, in oriente la possiamo concepire in vari modi.”

Tadao Ando - Modern Art Museum
Tadao Ando – Modern Art Museum

“Come la chiesa anche il museo d’arte è un luogo molto particolare. La vita quotidiana è frenetica e caotica ma nel museo, grazie all’arte e all’ambiente, possiamo ritrovare noi stessi. Se in un luogo sereno riusciamo a ristabilire anche solo per un’ora il contatto con il nostro intimo e i nostri pensieri, quel luogo diviene una fonte di energia particolare. Non voglio che il pubblico venga per essere intrattenuto, voglio che venga per ritrovare e nutrire lo spirito e l’anima.”

Credit to @Architetti – i Vincitori del Pritzker Prize 1979-2010