Renzo Piano - Shard London Bridge

Renzo Piano – Il mio Processo Progettuale

Renzo Piano
Renzo Piano

Renzo Piano parla del suo approccio allo sviluppo del progetto elencando una serie di azioni fondamentali: passeggiare, ascoltare, fare schizzi e – non meno importante – prendere le distanze. Vi è poi l’aspetto, anch’esso essenziale, del coinvolgimento dei collaboratori.

Renzo Piano - MUSE – Museo delle Scienze
Renzo Piano – MUSE – Museo delle Scienze

“Quando inizio un nuovo lavoro mi piace passeggiare a lungo sul sito con le mani in tasca, semplicemente andando in giro. Per sentire quel che accade. Eviti il rischio di cadere nel teorico, di sbagliare. Ci vai una volta, ci vai due volte, poi ci ritorni. Pensi, ma non disegni. Aspetti. Cominci a sviluppare la tua idea, poi ci ritorni ancora. È tipico del mio comportamento. Mi piace fare così.”

Renzo Piano - Whitney Museum
Renzo Piano – Whitney Museum

“L’ascolto è utile perché è l’arte del rubare, del prendere, del catturare: un furto a viso aperto, con nobile scopo… non c’è nulla di più diverso che fare un grande museo per l’arte contemporanea a New York e fare il progetto di recupero di un centro storico, però in entrambi i casi devi capire soprattutto quello che non viene detto. Bisogno ascoltare le voci sottili, le voci deboli e silenziose; catturare l’essenza delle cose implica un allenamento all’ascolto che non si impara a scuola, ma attraverso le esperienze della vita.”

Renzo Piano - Shard London Bridge
Renzo Piano – Shard London Bridge

“L’architettura è passione. Ma nella passione devi conservare la lucidità necessaria per capire che c’è qualcosa che non va; così eviti di innamorarti di una soluzione specifica, altrimenti non torni più indietro. Di tanto in tanto ci vuole la lucidità di guardare e dire no, così non va.”

Renzo Piano - Centro Culturale Jean-Marie Tjibaou
Renzo Piano – Centro Culturale Jean-Marie Tjibaou

“…la tecnica del dimenticare, dell’allontanarti facendo lavorare l’inconscio è molto produttiva. Quella tecnica che credo usassero i maestri dei mosaici di Ravenna, i quali dovevano lavorare per un certo tempo concentrati sullo spazio da decorare, poi ogni tanto si allontanavano per capire con uno sguardo d’insieme quello che stavano facendo. È una tecnica che uso anche io, necessariamente, quando mi sposto da un ufficio all’altro, da Parigi a Berlino, o in qualche altro cantiere.”

Renzo Piano - Biosfera
Renzo Piano – Biosfera

Credit to @Architetti – i Vincitori del Pritzker Prize 1979-2010